La Toscana resta una certezza. Attira chi vuole assaporare vini, delizie e paesaggi tipici italiani, cogliere tutto ciò che il Bel paese offre di buono. C’è l’imbarazzo della scelta ecco perché decido di prenotare un passaggio in car sharing e di dirigermi a Piombino, lì dove ad accogliermi c’è una cara amica che si calerà nei panni di Cicerone nei giorni a seguire.
La città è conosciuta non tanto per le bellezze che raccoglie quanto per il suo porto, secondo in Toscana (per ordine di grandezza) dopo quello di Livorno. Ciò spiega perché io sia partita con basse aspettative e sono quasi grata per questo: sono stata doppiamente sorpresa quando davanti a me si sono palesati posti impensabilmente straordinari.
A Piombino, come in ogni città marina che si rispetti, c’è un grazioso faro che domina la costa: si trova in piazza Bovio, uno spiazzo pacifico dove gente di ogni tipo va per respirare il profumo di libertà. Adoro i fari e ciò che simboleggiano: evocano sicurezza e solitudine, sono guida e punto di riferimento per i marinai che navigano di notte, sono umili e nella loro umiltà si espongono solo per aiutare chi cerca la via.
E’ venerdì sera, l’atmosfera è pacata e i giovani sono seduti ai tavolini dei bar che si affacciano sul mare. Le vie rustiche del centro mostrano con fierezza testimonianze architettoniche etrusche, al cui splendore contribuì anche Leonardo da Vinci. Da qui non si vede il mare ma la brezza marina fa sentire tutta la sua essenza anche negli angoli più riparati. Non le si può sfuggire, ma poi, chi vorrebbe farlo?

Da buona padana immagino come sia vivere in un posto dove il mare è quotidianamente tuo complice: dopo il lavoro, durante le passeggiate o nei momenti meno nitidi, basta recarsi in spiaggia per schiarire le idee e ascoltare i consigli suggeriti tra un’onda e l’altra. Sul litorale ogni dubbio o pensiero negativo viene spazzato in men che non si dica.

Dalla costa si vede l’Elba e, nelle giornate più nitide, si vedono persino le auto elbane in movimento. È uno di quei posti che non tramontano mai, uno di quei posti dove il tempo è scandito da quella pace e serenità estrema che solo le isole trasmettono.
Approdo a Portoferraio e mi dirigo in una delle spiagge a ridosso dell’abitato. Ad attendermi, una sottile distesa di ciottoli bianchi levigati da un’acqua limpidissima perfetta per lo snorkeling. Qui il mare assume tutte le tonalità del celeste, sfumature che ricordano le spiagge dei cataloghi delle agenzie di viaggio, quelli che sfogli sognando le ferie. Mi sdraio sul litorale e lascio che il rumore delle onde e il vento leggero mi accarezzino per tutto il giorno.

Pare che Le Ghiaie sia la spiaggia preferita dagli abitanti di Portoferraio, capoluogo dell’isola e residenza di Napoleone durante i mesi dell’esilio elbano. Un breve giro mi basta per notare come le vie pittoresche della ridente cittadina assomiglino a quelle dei paesini liguri, ricche di chiesette e invitanti locali che servono ottimo pesce.
La Toscana non sbaglia un colpo e le meraviglie continuano a palesarsi anche quando torno in Maremma. Nei pressi di Piombino ci sono calette meritevoli nonostante il poco turismo, anzi, forse proprio grazie al poco turismo.
Basta fare trekking lungo la costa rocciosa, da Cala Moresca al Golfo di Baratti, per rendersene conto. Il lunedì inizia cosi, con il bosco sulla destra e gli strapiombi a picco sul mare sulla sinistra, con una giornata di cammino da un lato e la possibilità di abbandonare momentaneamente l’itinerario per fare un rapido tuffo d’altro. Quale modo migliore per iniziare la settimana?

Scenari suggestivi e scorci mozzafiato fanno da cornice. In lontananza, l’orizzonte è delineato da una linea retta sottile che diventa più sinuosa quando lungo il suo tragitto incontra l’Elba e la Corsica, delimitandone il profilo.
Infine ci sono i toscani che adorano la loro terra, così come l’adoro io. Ti indicheranno i giusti posti da vedere e i gustosi piatti da mangiare, ti daranno consigli validi e sinceri nonostante tu sia già sulla via del ritorno, perché sanno che prima o poi tornerai a fargli visita.