Toledo, la ex capitale spagnola

L’inizio del mio nuovo capitolo a Madrid ha spianato nuove strade, e non solo dal punto di vista concettuale. Focalizzandomi sull’aspetto pratico del termine, sono già pronta a parlare delle gite fuori porta nei dintorni della capitale spagnola.

La prima meta rientrata nel radar è stata Toledo nonché ex capitale della Spagna. Una delle poche città spagnole ad essere patrimonio dell’UNESCO che colpisce i visitatori per il suo essere delicata nonostante i ruspanti tratti medievali che la caratterizzano. Le ondate di popolazioni diverse che si sono susseguite nel corso dei secoli hanno fatto sì che Toledo venga ora chiamata “la città delle tre culture” che si fanno spazio tra le chiese cristiane, il quartiere ebraico (nota di merito per la bella Sinagoga) e i dettagli musulmani.

Mi ritrovo a visitare questa città insieme a due ragazzi di Tenerife, una ragazza del Cile e un’altra italiana (sì sembra l’inizio di una barzelletta ma ormai tutte le mie storie si aprono con un siparietto multiculturale simile) e non potevo chiedere compagnia migliore perché lo spirito e la curiosità di scoprire Toledo è una delle cose che accomuna tutti noi.

La città è racchiusa tra le mura, esistenti fin dall’epoca romana ma ricostruite dagli arabi, e il nostro itinerario inizia dall’imponente Alcázar che in termini di bellezza se la gioca con la cattedrale gotica visibile in lontananza prima ancora di entrare in città. Toledo è infatti arroccata e questo suo svilupparsi verso l’alto le attribuisce un fascino particolare marcato dalla presenza della valle del fiume Tago che si estende attorno.

Il centro storico di Toledo è una meraviglia tutta da scoprire. Con la semplice e primitiva regola di non consultare alcuna cartina, perdetevi e seguite i vicoli che conducono verso luoghi che inevitabilmente apprezzerete. Il suggestivo intreccio di strade e piazze vi indirizzeranno verso il Mercado de San Agustín o uno dei tanti negozi ripieni di dolci in marzapane onnipresenti tutto l’anno.  

L’atmosfera dei locali è accogliente e nella maggior parte dei casi si tratta di antiche case toledane che, nonostante la ristrutturazione, conservano gli elementi decorativi più caratteristici. Gustarsi una sosta in uno di questi posticini è quasi doveroso: preparatevi a imbattervi in un menù locale ricco di selvaggina (come cocido, carcamusas, cervo) che saprà soddisfare le vostre papille gustative anche se volete fare a meno della carne. Per smaltire quanto mangiato, niente di meglio di una bella passeggiata lungo le rive del fiume Tago permettendosi così di godere di una vista meravigliosa sulla città dal Mirador de Toledo.

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Manolo ha detto:

    Bellissimo racconto e in bocca al lupo per la tua nuova e grande experience!

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    1. Monica Momo Maida ha detto:

      Crepiii Manolo! Se passi da queste parti fammi un fischio

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